Quando si usa l’aggettivo «moderno» è il caso di prestare attenzione. In un attimo quella percezione di novità finisce nel dimenticatoio del passato. Fino a un’altra modernità annunciata che percorrerà più o meno le stesse tracce. Eppure ci sono momenti storici che, causa il premere sotto soglia di un reticolo di pulsioni dalla società in movimento, ci continuano ad apparire «moderni» anche se sono storia. Momenti di dirompenza, di affioramenti e visibilità per ciò che era sottotraccia. Cento anni fa esatti c’erano due mondi speculari, da una parte e dall’altra dell’Oceano. Nel 1924 l’Italia era in mano a Mussolini che...