Netanyahu, il peggior governo e la deriva morale delle sue guerre
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Netanyahu, il peggior governo e la deriva morale delle sue guerre

Israele L’opposizione al premier è riuscita solo a ribadire il «no a Netanyahu» senza offrire alcuna alternativa reale nel campo sociale, economico e politico
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 9 maggio 2015
Lo scorso 17 marzo, giorno delle elezioni in Israele, una grande euforia si era impadronita del partito al governo. Il grande premier Netanyahu sorrideva alle folle dei sostenitori che lo chiamavano «il mago»; 42 giorni dopo, 90 minuti appena prima della scadenza fissata dalla legge, il mago, sudato e provato, ha telefonato al presidente del paese per comunicargli che riuscirà a presentare la coalizione di 61 membri (su un totale di 120) la prossima settimana. Le grandi e banali discussioni seguite alla giornata elettorale non hanno potuto nascondere il fatto che il vero problema non è nella sconfitta del laburismo...
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