Le leggi per contrastare la ripresa dei fenomeni neofascisti in Italia esisterebbero da tempo. Si pensi alla legge Scelba del 1952 volta ad impedire la riorganizzazione del disciolto partito fascista e gli atti di apologia ed esaltazione del ventennio mussoliniano, ma soprattutto alla legge del 1993. Che prese il nome dell’allora Ministro dell’Interno (il democristiano Nicola Mancino), contro la «discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi». Quest’ultima andava in realtà a integrare e inasprire precedenti norme varate nel 1967 e soprattutto nel 1975, con la legge del 13 ottobre n. 654, a «ratifica della convenzione internazionale...