Visioni

Nell’immaginario hip hop di Murubutu

Nell’immaginario hip hop di Murubutu

Libri Una graphic novel scritta dal rapper - anche insegnante di Storia e Filosofia - e illustrata da Ernesto Anderle

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 8 marzo 2020

Oggi la cosa che meno sorprende è trovarsi la biografia di un rapper negli scaffali di una libreria. Di solito hanno appena vinto un disco d’oro o semplicemente fanno migliaia di visualizzazioni, questi sono i criteri per sviscerare la vicenda di ragazzi e ragazze di successo, certe volte poco più che ventenni. Spesso poi risultano meteore, strizzate dalle necessità commerciali di spendere un nome che dura appena qualche stagione nella fruizione rapidissima della musica. Velocità ed esposizione sono i fattori che garantiscono l’utile della casa editrice. Non si può di certo parlare in questi termini del libro a firma Murubutu, che rapper lo è ma a suo modo, intrecciando l’hip hop con l’ispirazione, le citazioni letterarie e la riflessione. È anche un insegnante di Storia e Filosofia (il che forse può rassicurare i meno avvezzi al genere), che con i suoi testi traccia storie d’umanità e resistenza attraverso la costruzione di immagini delicate e poetiche, in cui l’impegno va di pari passo con l’uso attento – e profondo – del linguaggio. Punto forte della graphic novel RAPconti illustrati (Becco Giallo, pp. 160, euro 18) sono le illustrazioni di Ernesto Anderle, meglio conosciuto come Roby il Pettirosso – già cimentatosi con De Andrè -, con cui riesce a riprodurre la sensibilità del rapper, partendo proprio dai brani più noti come Grecale, La vita dopo la notte, La notte di San Lorenzo o Nyx.

UN CONNUBIO che arricchisce l’immaginario già fertile delle canzoni, permettendo di «vederle» in una sorta di videoclip illustrato, attraverso spazi/colori/forme che più sono consoni al visionario ed elegante disegnatore. I contesti su cui si muove Anderle sono il mare, la campagna, il cielo stellato, i ritratti, lì trovi la vita di tutti i giorni e quella più dolorosa, con storie di abbandoni, di viaggi, amicizia, amori immaginati o la vicenda partigiana di Laura e Dino. Nessuna meraviglia quindi quando nel libro si leggono queste parole di Murubutu: «Io sono una paesaggista del rap, dipingo degli scenari in cui ambiento delle trame. I temi dei miei album – notte, vento e mare – in realtà fanno soprattutto da sfondo al vero unico dominatore dei miei testi: la sofferenza umana».

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