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Nell’essenza immortale della tragedia

Nell’essenza immortale della tragediaPaolo Spaccamonti – foto di Matilde Piazzi

Note sparse Il nuovo lavoro di Paolo Spaccamonti , "Ifigenia/Oreste", passa dal teatro per finire sul vinile

Pubblicato 5 giorni faEdizione del 23 ottobre 2024

Il nuovo lavoro di Paolo Spaccamonti passa dal teatro per finire su vinile. Un disco che nasce dalla sonorizzazione di Ifigenia/Oreste, spettacolo del Teatro Stabile di Torino e diretto da Valerio Binasco che rivisita le due tragedie di Euripide, andato in scena nel 2022. Nell’lp omonimo la narrazione del palco viene come nebulizzata in una composizione astratta, che rilascia una sensazione di smarrimento e riflessione. L’inquietudine che si cela sotto la trama (musicale e teatrale), è una tensione sofisticata, fatta di sottili sferzate di chitarra elettrica, palpitazioni, silenzio, lentezza e densità, cupe atmosfere. Dopo Torbido il compositore torinese si confronta con l’essenza immortale del mito ma senza disegnarne i contorni, lasciando piuttosto che siano le arie da lui scritte e suonate a macinare suggestioni, riflessi e paradossi, in definitiva dischiudendo la solitudine di essere. Non vediamo, sentiamo. Un disco non semplice, spoglio, emotivo, che usa la lingua più minimale della musica contemporanea per concepire una drammaturgia capace di risvegliare le viscerali contraddizioni umane che la tragedia riesce, in ogni epoca, a raccontare. Non è poco.

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