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Nelle Marche una finestra sul mondo

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SanaMente Regione abbastanza sconosciuta al turismo - sia italiano che internazionale - vanta invece un patrimonio artistico e gastronomico di prima categoria

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 25 febbraio 2015

Le Marche, tutto sommato, rimangono regione abbastanza sconosciuta al turismo italiano e internazionale. Strano destino per un territorio che, accanto alle vacanze sotto l’ombrellone, ha, nel catalogo delle sue attrattive, contesti naturali felicemente misantropi, borghi lontani dalle mondanità di Pienza o Montalcino, città e paesi d’arte con un patrimonio davvero notevole. Anche vino e gastronomia possono sfidare senza timori le vicine e blasonate Toscana e Umbria. E allora? E allora bisogna comunicare al pubblico l’esistenza di tanto bendidio.

Questione di marketing, che nel settore turistico non si traduce soltanto in patinati depliant, ma soprattutto nell’organizzazione di eventi, fiere e manifestazioni, in cui la qualità sia preciso punto di riferimento. Su tale direzione punta Tipicità, tre giorni, dal 7 al 9 marzo in quel di Fermo, dedicata ai vari aspetti dell’enogastronomia, dell’artigianato, della cultura marchigiani. La parola d’ordine è ‘Marche ma non solo’. E quindi, tra la settantina di eventi articolati nelle sezioni principali Food & Wine, Experience, Art & Genius, ci saranno confronti di parole, esempi concreti di cose fatte, idee sulle cose da fare in un prossimo futuro, qui e altrove in Italia.

Se la regione, a giusto titolo, sfilerà con vini, prodotti, ricette, specialità, eccellenze in altri settori legati alla tradizione, sguardo ampio si rivolgerà al biologico, alla birra artigianale, all’alimentazione per chi ha problemi di salute, al cibo a chilometro zero… Un posto speciale avranno le «Piccole Italie», spine dorsali del turismo fuori dalle mete celebri; la nona edizione del festival di cinema «Capodarco L’altro festival»; il teatro; la tutela dell’ambiente, le cucine di popoli lontani.

Questa sorta di provvisorio paese della cuccagna offrirà ai suoi visitatori mille soste per degustare rossi e bianchi, assaggiare piatti, stuzzicare prelibatezze dai buffet, acquistare cose buone. Per informazioni, 0734/225237, info@tipicita.it Sembrerebbe quasi inutile, a questo punto, suggerire indirizzi di ristoranti per un pranzo o una cena. Ma noi, fedeli alla linea, lo facciamo lo stesso. Due i nomi raccomandati. Osteria Orsolina, piazza Dante 5, 0734223420. Arredi semplici e accoglienti, cortesia verace, cucina che propone antipasti di formaggi e salumi, ravioli al ripieno di ciauscolo, frittura mista, grigliata, pesce, torta ai semi di papavero. Il tutto per una ventina di euro, vino locale compreso. Ristorante Emilio, via Bianca Visconti (via Lattanzio Firmiano), 0734/620667. Un’istituzione gastronomica a Fermo. Per 20/25 euro, farete vostri fritto all’ascolana, pasta di Campofilone al ragù, tagliata di carne, grigliata mista, tiramisù, vini marchigiani. Proverbio marchigiano ‘Robba de cambagna, è cojò chi no ’la magna’. Chiaro, no?

ldelsette@yahoo.it

Sanamente diventa…quindicinale. Prossimo appuntamento il 10 marzo

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