L’ultimo lavoro di Pietro Folena (Servirsi del popolo, La nave di Teseo, pp. 224, euro 18) è una colta e accurata ricognizione della storia del populismo italiano. Una sorta di piccolo manuale degli ultimi trent’anni che si relaziona con la letteratura più recente e convincente (Revelli, Diamanti e Lazar, Corbetta, Urbinati) e che non disdegna incursioni nella prefigurazione del prossimo futuro. La domanda di fondo è: come è possibile che l’Italia, il Paese che aveva dato vita ai partiti popolari più organizzati e strutturati d’Europa, sia diventata nell’arco di tre decenni una delle punte più avanzate del discorso populista europeo?...