Storie da un mondo fa, quello delle sale di registrazione e di professionisti che li hanno popolati e hanno regalato momenti indimenticabili – e irripetibili – alla canzone d’autore, al rock e al pop italiano. Un’epoca che vista con gli occhi di oggi fa letteralmene impressione: dai dischi d’oro e di platino si è passati alle visualizzazioni e agli stream on line, dai minuziosi suoni pensati in studio al ‘sound da cameretta’, anche per motivi meramente economici. Dopo la bella prefazione di Franco Fabbri, si snoda il racconto di Francesco Brusco su quell’universo fertile e ricco di idee che dai Sessanta all’avvento della digitalizzazione ha caratterizzato gli anni della musica nel Belpaese. Pensieri e parole – nonché un anedottica preziosa quanto divertente – raccolti dalla voce dei protagonisti: Mauro Pagani, Alessandro Colombini, Luca Rossi, Pino Presti e molti altri. Ne esce un quadro veritiero – ma affatto – nostalgico di un periodo irripetibile, arricchito da dettagli e curiosità sull’asse tra Roma e Milano dove si concentrava buona parte degli studi di registrazione.