Vincenzo Sparagna, editore, giornalista, scrittore e disegnatore italiano, noto per essere stato il direttore responsabile, oltreché uno dei fondatori, della rivista Frigidaire, racconta la battaglia (vinta) contro lo sgombero di Frigolandia, «città immaginaria» di «artemaivista» sorta a Giano dell’Umbria, nel cuore di un bosco.

Cosa è Frigolandia?

Frigolandia è la «terra di Frigidaire», città immaginaria dell’Arte Maivista, Prima Repubblica Marinara di Montagna, Ashram socratico, Monastero Eurotibetano, Accademia delle Invenzioni, Parco della Pace, della Poesia e della Musica. In parole più semplici un centro culturale metropolitano nel cuore della campagna e delle dolci colline umbre. Qui ha sede il primo Museo/laboratorio dell’Arte Maivista, movimento serio/beffardo inventato da Andrea Pazienza e da me su Frìzzer nell’aprile 1985, pensato al principio per presentare al pubblico che li ignorava i miei disegni, ma il cui concetto abbiamo rapidamente esteso a tutte le produzioni delle «certificate riviste maiviste», ovvero Frigidaire, Frìzzer, Cannibale, Il Male e le tante che abbiamo creato negli anni. L’Arte Maivista, di cui Andrea mi proclamava affettuosamente e scherzosamente «sommo maestro», è dunque sia quella che c’era, ma non veniva vista dai critici/critici della cosiddetta arte alta, in particolare il fumetto, l’illustrazione e la satira d’autore, sia l’arte di ogni tempo, che, quando non è già vista, raccoglie in sé quello che Marx definiva «il mistero dell’estetica», ovvero la capacità delle immagini di attraversare i secoli e suscitare emozioni che si rinnovano ad ogni visione. Il nostro Museo dell’Arte Maivista (MAM) è aperto alle creazioni antiche o recentissime, in permanente tensione verso il futuro, ma ancorate solidamente al passato dell’arte e alla sua relativa eternità.

Da quanto esiste?

Ho fondato Frigolandia nel 2005 insieme a un gruppo di compagni d’avventura e l’abbiamo inaugurata il 25 aprile del 2006 durante la sesta edizione della Festa della Liberazione dei Frigoriferi Intelligenti. Siamo in una ex colonia di Balilla fascisti, abbandonata da decenni, da noi affittata a pagamento dal Comune di Giano dell’Umbria con un contratto di convenzione che scadrà nel dicembre 2045. La nostra immaginaria Repubblica consiste in un gruppo di fabbricati, da noi ridipinti e ristrutturati, nel cuore di un bellissimo bosco recintato di due ettari sempre aperto al pubblico. L’edificio principale ospita una esposizione di tavole, quadri, sculture, stampe e la redazione delle riviste Frigidaire e Il Nuovo Male.Nei suoi locali sono archiviate tutte le nostre pubblicazioni dal 1977 ad oggi, decine di migliaia di fotografie e oltre cinquemila opere, da quelle di mio padre Cristoforo Sparagna e mie a quelle degli autori frigideriani, Stefano Tamburini, Andrea Pazienza, Filippo Scozzari, Ugo Delucchi, Franz Ecke, Gianni Cossu, Mario Pischedda, Giuliano e moltissimi altri, fino ai talentuosi giovani scoperti negli ultimi anni come Maila Navarra, artista originale, coordinatrice e grafica delle nostre pubblicazioni e delle pagine internet, Ivan Manuppelli (Hurricane) e tanti ancora. Negli altri due fabbricati ci sono stanze per ospitare coloro che acquistano il passaporto di Frigolandia, come indicato sul sito www.frigolandia.eu.

Vincenzo Sparagna e Andrea Pazienza – Il Maivismo

Un po’ di storia di Frigolandia

Sin dal principio Frigolandia è stata visitata da migliaia di persone. Abbiamo organizzato mostre di Arte Maivista in diverse città italiane grandi e piccole e interessanti seminari di studio. Nel 2017 la Library dell’Università di Yale nel Connecticut, diretta dal professor Kevin Repp, ha acquistato una parte dell’archivio storico di Frigidaire per metterlo a disposizione dei ricercatori di tutto il mondo. Nel parco vi è anche il Teatro Naturale di Oklahoma, ispirato al romanzo America di Kafka. una costruzione in legno del maestro Luciano Biscarini fondatore dell’Akkademia Cafchiana di Foligno. Sul palcoscenico del teatro si sono esibiti gruppi musicali, poeti e una volta anche l’indimenticabile collaboratore e amico Roberto Freak Antoni. Naturalmente non sono mancate difficoltà economiche e persecuzioni. Alle centinaia di processi da me subiti sin dai tempi de Il Male, nei quali mi ha sempre difeso gratuitamente l’avvocato Nino Marazzita conducendoli fino all’assoluzione, se ne sono aggiunti altri. In particolare la querela civile di Guido Bertolaso con la richiesta di mostruosi danni per il mio editoriale del n.222 di Frigidaire «Bertoldo, Bertoldino e Bertolaso». Una querela finita con la condanna di Bertolaso a pagare le spese della sua temeraria iniziativa. Un altro processo contro Frigolandia fu scatenato nel 2008 dal Comune di Giano dell’Umbria (all’epoca a guida Pd) per un’inesistente morosità. Una vertenza chiusa positivamente nel 2012, grazie alla difesa del compianto avvocato Claudio Franceschini di Foligno, con la sconfitta del Comune.

Lo sgombero è stato annullato definitivamente? Pericoli in agguato?

La sentenza del Consiglio di Stato del 6 luglio scorso è chiara. Viene ribadita la piena validità del contratto di convenzione e si ammonisce il Comune che, dovesse mai aprire una nuova vertenza per sgomberarci, dovrebbe non solo motivarla con ragioni pubbliche di indiscutibile urgenza, ma anche, nel caso si concludesse a suo favore, riconoscere a Frigolandia un congruo indennizzo, che nel ricorso avevamo già indicato in due milioni di euro. Questo risultato è frutto dell’ottimo lavoro dei nostri avvocati Alessandra Fagotti di Perugia e Camillo Franceschini di Foligno. Diverso è il discorso rispetto ad altri possibili pericoli. Certa gente è capace di inventarsi qualsiasi provocazione per combatterci, sia per ignoranza e per odio culturale e politico, sia per i loschi appetiti che guidano certi amministratori a chiedere e inghiottire soldi pubblici per imprese fantasma. Ma voglio aggiungere che, a parte Il Manifesto, qualche raro intellettuale e alcuni singoli esponenti di sinistra, è stato assordante in questa vicenda il silenzio del «democratico» Dario Franceschini, ex ministro, minestra o minestrone dei beni culturali. Questo perché vi è a sinistra un vuoto di idee e l’ignoranza totale della lezione gramsciana, cosa che non è l’ultima causa dell’attuale ondata di destra. Segnalo che non una voce del Pd si è sollevata nel consiglio comunale di Giano contro il sindaco leghista e la sua giunta, essendo tutti complici negli affari riguardanti i denari da ottenere per discutibili appalti.

Parlaci della prossima Festa della Rivoluzione del 14, 15 e 16 luglio a Frigolandia

Ogni anno a metà luglio festeggiamo a Frigolandia la presa della Bastiglia e i principi di Fraternité, Egalité, Liberté che sono la più importante eredità della rivoluzione francese del 1789. Quest’anno la festa sarà anche la celebrazione della vittoria contro le forze reazionarie che hanno cercato di cancellare Frigidaire e disperdere la meravigliosa rete di giovani talenti incontrati dal 2006 a oggi. La nostra festa non ha programmi. Si ispira, come sempre, allo slogan «portatevi tutto, non aspettatevi nulla», ideato da Mario Pischedda nel 2001. Quello che ci fa piacere vivere è infatti la semplice gioia dell’incontro, lo scambio libero di sentimenti e pensieri. Di sicuro posso dire che arriveranno doni, cibi, vini da ogni parte d’Italia e accoglieremo tutto e tutti con appetito e amore.