Nel Perù coloniale a chi tocca il baratro?
Alias Domenica

Nel Perù coloniale a chi tocca il baratro?

Scrittori americani Cinque pellegrini morti nel crollo dell’antico ponte di liane degli Inca. 1714: lo scrittore americano ne trasse uno strano romanzo a sfondo teologico
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 12 maggio 2013
Nell’autunno del 1926 Thornton Wilder era a Napoli quando annotava: «Il mio nuovo libro ribolle in me come il Vesuvio». C’è da chiedersi se l’aria di catastrofismo pompeiano aleggiante sul panorama del Golfo non abbia contribuito a rifinire il senso di fatalità pendente su una storia del lontanissimo Perù coloniale che Wilder andava allora elaborando. Apparso l’anno successivo, Il ponte di San Luis Rey (traduzione di Maurizio Bartocci, Postfazione di Tappan Wilder, Elliot, pp. 151, e 16,00) fu subito tradotto in Italia dall’amico Lauro de Bosis (Edizioni Modernissima, 1929), per entrare in seguito nel giro più grande degli esordienti Oscar...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi