Nel mondo «200 milioni» di stray dogs. Il caso indiano
Animali Nel mondo, secondo le stime dell’organizzazione zoofila Four Paws, i cani randagi (stray dogs) sarebbero 200 milioni; i gatti ancora di più. Situazioni spesso estreme: mancanza di cibo, ferite, malattie […]
Animali Nel mondo, secondo le stime dell’organizzazione zoofila Four Paws, i cani randagi (stray dogs) sarebbero 200 milioni; i gatti ancora di più. Situazioni spesso estreme: mancanza di cibo, ferite, malattie […]
Nel mondo, secondo le stime dell’organizzazione zoofila Four Paws, i cani randagi (stray dogs) sarebbero 200 milioni; i gatti ancora di più. Situazioni spesso estreme: mancanza di cibo, ferite, malattie non trattate, rischi zoonotici, incidenti per gli umani, danni alla piccola fauna selvatica e non solo. In molti paesi la soppressione degli animali da compagnia per controllarne la popolazione è legale e praticata. Eppure continuano a moltiplicarsi le cucciolate. Dunque, «l’unico modo umano e sostenibile per controllare la popolazione di cani randagi è, previa cattura, sterilizzare, oltre a vaccinare»: come fa Four Paws da decenni in diversi paesi.
In India i cani randagi sarebbero più di 15 milioni (un decennio fa era peggio). Una piaga – letteralmente parlando – per gli animali e per la collettività. I decessi umani per rabbia da morsi di cani sono difficili da calcolare; grande è il divario fra i conteggi dell’Oms-Onu e quelli del governo indiano. In ogni caso, la morte recente di una bambina di 4 anni in Kerala (benché avesse già ricevuto tre dosi del vaccino su quattro) ha risollevato il problema. Da più parti viene chiesto l’annullamento delle regole Abc (Animal Birth Control), introdotte nel 2001, in base alle quali i cani randagi vengono raccolti, sterilizzati, vaccinati e riportati nella stessa area nella quale sono stati raccolti.
I critici sostengono che la soluzione più veloce ed efficace sia l’abbattimento dei cani. In Turchia, fra le proteste degli attivisti, il Parlamento ha approvato una legge che prevede la possibilità di uccidere i cani per contrastare il fenomeno del randagismo e la diffusione di zoonosi. Anche lì, sterilizzazione a tappeto e vaccinazione antirabbia si impongono.
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