Della bolzanina Emma Cantimori Mezzomonti (1903-1969) si sapeva finora molto poco. Per i più era solo la moglie dello storico Delio Cantimori e aveva con lui collaborato per la traduzione del Manifesto del partito comunista commissionatale da Einaudi nel gennaio 1945. Il testo fu consegnato all’editore alla fine del ’47 a firma della sola Emma, e uscì nel 1948, dopo la sconfitta elettorale, ad aprile, del Fronte popolare. Anziché celebrare un’auspicata vittoria consentì di leggere pagine che evocavano, con un ampia antologia di saggi e interventi coevi alla stesura originale, le idee alla base di un movimento che si prefiggeva...