E se l’edilizia abitativa rispuntasse anche in mezzo ai 600mila metri cubi di cemento della grande opera calcistica di Tor di Valle? L’ipotesi non è peregrina. Nei tre commi all’interno della legge di stabilità 147/2013 che compongono la cosiddetta «legge sugli stadi», il dispositivo che fissa il surplus edilizio oltre l’impianto sportivo è perentorio: «Non si possono prevedere altri tipi di intervento, salvo quelli strettamente funzionali alla fruibilità dell’impianto e al raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell’iniziativa e concorrenti alla valorizzazione del territorio in termini sociali, occupazionali ed economici e comunque con esclusione della realizzazione di nuovi complessi di edilizia...