Nei minestroni surgelati ci sono pesticidi critici, indagine di Altroconsumo
Alimentazione Analisi effettuate su 11 prodotti di altrettante marche alimentari, ben 7 contengono residui chimici dannosi alla salute
Alimentazione Analisi effettuate su 11 prodotti di altrettante marche alimentari, ben 7 contengono residui chimici dannosi alla salute
Quello degli alimenti surgelati è un settore in continua espansione da quando hanno fatto la loro comparsa a metà degli anni ’60. Secondo l’Istituto italiano alimenti surgelati (Iias), nel 2023 sono state consumate tra le mura domestiche 644 mila tonnellate di surgelati, con un aumento del 10% rispetto agli anni pre-pandemia. I vegetali naturali con 215 mila tonnellate sono al primo posto, rappresentando il 40% dei consumi domestici di alimenti surgelati, seguiti da patate surgelate e prodotti ittici. Una indagine sui minestroni surgelati, tra i prodotti più acquistati nella grande e piccola distribuzione, è stata condotta da Altroconsumo per valutarne le caratteristiche: composizione, gusto, residui chimici.
IL MINESTRONE È PARTE INTEGRANTE della nostra tradizione gastronomica, con una modalità di preparazione che è rimasta immutata nel tempo: si mettono in pentola verdure di vario tipo a cui si possono aggiungere condimenti e altri ingredienti a piacere (legumi, pasta, riso). La scienza della nutrizione ne ha sempre esaltato i benefici per la salute. Si tratta di una delle ricette più popolari che ha sfamato generazioni, un piatto facile che richiede pochi minuti di cottura, con variazioni da una regione all’altra in una fantasia di colori e sapori. E per Giorgio Gaber, se la minestrina è di destra, il minestrone si colloca decisamente a sinistra.
ORA IL MINESTRONE È ENTRATO ANCHE NEL MENÙ dei ristoranti stellati che propongono zuppe di verdure sempre più elaborate. Le industrie alimentari hanno lanciato in questi anni sul mercato una grande varietà di minestroni surgelati, con un mix di verdure sempre più ampio, apprezzati dai consumatori che non devono acquistare le singole verdure, pulirle e ridurle in pezzi. Inoltre, le 10-15 verdure che si trovano nei vari minestroni surgelati conservano quasi inalterate le proprietà nutritive delle verdure fresche, senza additivi e conservanti. Altroconsumo ha testato 11 confezioni di altrettanti marchi di minestrone surgelato, preparato con verdure a cubetti senza sale e grassi. E’ stata valutata la qualità delle verdure presenti, l’equilibrio della composizione, il rapporto qualità-prezzo. Tutti i prodotti sono state sottoposti ad analisi microbiologiche alla ricerca di materiali estranei e per verificare la presenza di microrganismi patogeni (batteri, muffe, lieviti) indicatori di cattiva conservazione o legati alla contaminazione di insetti, roditori e altri animali. La ricerca ha riguardato, in particolare, l’eventuale presenza di Escherichia coli, Stafilococchi, Salmonella, Listeria, Bacillus cereus. Altroconsumo si è avvalso di laboratori indipendenti accreditati che hanno ottenuto il riconoscimento dell’Ente nazionale di certificazione e utilizzano metodiche analitiche riconosciute.
La redazione consiglia:
«Dalle abitudini alimentari dannose oltre 8 mila miliardi di costi nascosti»TUTTI I MINESTRONI SONO RISULTATI sicuri da un punto di vista microbiologico, privi di impurità e conservati correttamente nella catena del freddo. Anche le prove di assaggio per valutare aroma, gusto e consistenza, effettuate dopo la cottura seguendo le indicazioni presenti sulle confezioni, hanno dato risultati soddisfacenti, sebbene in alcuni casi la varietà e l’equilibrio della composizione si siano collocati a un livello inferiore. Le note dolenti arrivano dall’analisi dei residui chimici presenti nel mix di verdure: sette minestroni su undici contengono tracce di pesticidi considerati critici per la salute. Le quantità trovate sono al di sotto dei limiti di legge e i principi attivi presenti sono autorizzati in campo agricolo dall’Ue, ma la loro ingestione a dosi elevate può avere effetti negativi sulla salute, perché possono agire sul sistema ormonale (interferenti endocrini) e manifestare effetti cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione.
IL PROFILO DI RISCHIO CRITICO per la salute umana riguarda tre principi attivi: il Difeconazolo, trovato in 4 minestroni, un fungicida di largo impiego sospettato di provocare il cancro; il Fluopicolide, trovato in una confezione, un fungicida immesso sul mercato dalla Bayer circa 15 anni fa, molto utilizzato in campo orticolo per combattere la peronospora di pomodoro, patate, cucurbitacee, lattuga, ma che è sospettato di nuocere al feto; il Dimetomorf, trovato in due minestroni, impiegato per combattere diverse malattie fungine, ma che numerosi studi hanno dimostrato la sua tossicità per la riproduzione con effetti avversi sulla fertilità.
LA PRESENZA COSI’ FREQUENTE DI FUNGICIDI nella verdura e nella frutta dipende dal loro meccanismo d’azione, che consente al principio attivo di diffondersi nei tessuti della pianta e nei frutti attraverso la linfa. Il caso del Dimetomorf è emblematico. Sono state necessarie ripetute ricerche di Istituti indipendenti e numerosi allarmi prima che l’Ue imponesse agli stati membri di revocare l’autorizzazione all’uso del principio attivo entro il 20 novembre di quest’anno e stabilisse lo stop definitivo dal maggio 2025. Sta di fatto che, sulla base delle analisi, solo 4 minestroni sono stati promossi a pieni voti, mentre per sette il giudizio è insufficiente.
SU ALTROCONSUMO È POSSIBILE vedere quali sono i minestroni presi in esame e il punteggio attribuito a ciascuno di essi. Dopo la pubblicazione del test, l’Istituto Italiano alimenti surgelati ha diffuso un comunicato in cui si parla di «toni allarmistici» e che sono stati sollevati «ipotetici rischi in presenza di alcuni fitofarmaci entro i limiti di legge». La questione dei residui di pesticidi negli alimenti è stata sempre sottovalutata. Il fatto che i singoli prodotti siano conformi alle normative e che vengano rispettati gli LMR (livelli massimi di residui) non può tranquillizzare i consumatori, perché la grande varietà di principi attivi con cui veniamo a contatto determina fenomeni di accumulo potenzialmente nocivi per la salute.
I PESTICIDI CHE TROVIAMO NEL PIATTO, quando li cerchiamo, anche nei surgelati, dimostrano la grande capacità di queste sostanze di trasferirsi nel corso del ciclo vegetale delle piante e durante le attività di trasformazione e preparazione degli alimenti. Le industrie alimentari avrebbero tutto l’interesse ad assecondare le battaglie portate avanti dai consumatori e dagli Istituti di ricerca indipendenti, facendo pressione affinché le Autorità per la sicurezza alimentare e i governi varino norme sempre più stringenti sull’uso dei pesticidi. All’interno dell’Unione europea sono ancora autorizzati pesticidi che hanno un profilo di sicurezza critico.
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