Natura e immaginazione in un mondo trasfigurato
Note sparse Terzo disco per il musicista e sound artist Danilo Ligato "Vurga"
Note sparse Terzo disco per il musicista e sound artist Danilo Ligato "Vurga"
Un paesaggio evocato, ricreato nella memoria, fonte d’ispirazione per un percorso musicale denso e multiforme. «La vurga, nei miei ricordi d’infanzia, era un vasto bacino per la raccolta dell’acqua piovana, di dimensioni simili a quelle di una piscina olimpionica», racconta il musicista e sound artist nelle note del suo terzo disco, nato a Bellizona, in Svizzera, da una famiglia di origine calabrese.
Quella enorme vurga fatta di cemento, era l’unica fonte d’acqua disponibile per il grande orto che la nonna possedeva, un oggetto inerte circondato dalle piante che crescevano rigogliose, selvagge.
È su questo contrasto che vive la musica di Danilo Ligato: sulle terre aride la superficie dell’acqua in movimento emerge come in un sogno vivido, è un oggetto misterioso e capace di dare vita, l’inizio di tutto.
Con le sue composizioni strumentali, di elettronica minimale e interventi di pianoforte essenziali, descrive le atmosfere sospese di un mondo trasfigurato, dove la natura nutre l’immaginazione. È un viaggio, in un territorio al contempo irraggiungibile e troppo vicino. L’album, prodotto da Vasco Viviani e mixato da Matt Bordin, esce per EeeE, mini label tra arte ed editoria.
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