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Napoli vista dalla luna

Napoli vista  dalla luna

Il colonnino infame Piantedosi: «Ci fanno i rave-party»? Il prefetto: «non risulta». Allora niente, ciao

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 26 novembre 2022

A pizza ca’ pummarola ‘ncoppa, ‘o presepe coi pastori di San Gregorio Armeno, le sfogliatelle, o’ sole, o’ mare… quante cose offre da sempre Napoli ai suoi visitatori, ma forse non tutti sanno che adesso c’è pure una novità avvenieristica che Elon Musk deve mangiare pagnotte: sto parlando -tenetevi forte- di viaggiare nel tempo! Sì avete letto bene, oggi come oggi a Napoli è possibile viaggiare nel tempo, e senza strampalati macchinari come nei film americani, né trucchi da baraccone come nel Metaverso: vi basterà saltare su un autobus e dal centro della città puntare a nord, verso Secondigliano, Arzano, Melito, Casavatore, Afragola, Caivano, Frattamaggiore, Frattaminore… e così dall’anno 2022 eccovi di colpo catapultati nel pieno medioevo di certi rioni popolari tirati su dopo il terremoto. Qui, tanto per cominciare, le prime sorprese su certi stereotipi inculcatici a scuola: «i signorotti del tempo andavano a cavallo e abitavano in torri con i merli», falso! Come vedrete con i vostri stessi occhi, i signorotti girano su motociclette di grossa cilindrata e abitano ai piani alti di certi eco-mostri da dove controllano il territorio; «i titoli nobiliari di questi signorotti erano duca, conte, barone…» falso, si chiamano «boss, capo-piazza, capo-paranza…».

Soldati, vedette e sentinelle, invece, quelli sempre tali e quali, come tali e quali i soprusi ai vicini-sudditi che possono essere cacciati di casa per metterci i bravi del boss, per nasconderci gli schioppi, per venderci la droga. Un servo della gleba che abita lì, spia i traffici giù ai cortili? mazzate da cecati; una spia denuncia i fatti alla sbirraglia? cappotto di legno. Ma adesso lasciamo i viaggi nel tempo e occupiamoci dei viaggi nello spazio, come quello del Ministro Piantedosi che dalla Luna dove vive è sceso a visitare Napoli dove ha incontrato il Prefetto (non della Luna, di Napoli) che gli ha chiesto aiuto contro questa camorra che occupa abusivamente la case popolari per trasformarne in sudditi gli abitanti e in fortini le piazze dello spaccio. «Ci fanno i rave-party?» ha chiesto il Ministro; «non risulta» ha risposto il Prefetto; «bene, quindi inutili altre leggi speciali»lo ha tranquillizzato Piantedosi e per riportare ordine nel medioevo, ha garantito l’invio di 38 -trentotto (fonte: il Mattino del 19 novembre)- agenti di Pubblica Sicurezza. Che a conti fatti, essendo i clan di camorra 65 (fonte Wikipedia)fa 0,58 di poliziotto a clan di camorra. E già qualcosa di bianco sventola su fortini di camorra: bandiere? No, panni stesi.

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