Visioni

Napoli teatro festival, un’edizione di passaggio

Napoli teatro festival, un’edizione di passaggioHello di Martin Zimmerman

A teatro Si parte il 3 giugno ma senza direttore artistico poiché Luca De Fusco ha dovuto lasciare su pressione del Mibact

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 11 aprile 2015

Edizione di passaggio quella del Napoli teatro festival Italia che comincerà il prossimo tre giugno. Non c’è direttore artistico poiché Luca De Fusco ha dovuto lasciare su pressione del Mibact: portata a casa a marzo la promozione dello stabile partenopeo a teatro nazionale, non ha potuto più tenere la doppia direzione, come per altro una parte del mondo artistico reclamava fin dall’inizio. Per il sostituto si dovranno attendere le elezioni regionali di maggio. L’edizione 2016 potrebbe incassare un finanziamento ministeriale, prima impedito dal doppio ruolo. Per quest’anno provvede ancora la regione con 4 milioni di fondi europei (l’anno scorso sono stati 6).

A saltare sarà la sezione del festival prevista nel Teatro Grande di Pompei, così il luogo di elezione della rassegna sarà Castel Sant’Elmo. Il cartellone prevede la rassegna Fringe più 32 spettacoli, 13 selezionati da De Fusco, il resto dal cda presieduto da Luigi Grispello tra le proposte ricevute. In particolare, La bottega del caffè di Goldoni con la regia di Maurizio Scaparro, la compagnia inglese Ballet Black con due coreografie e La Fura dels Baus, già annunciati e mai arrivati al Forum delle culture, con Afrodita y el judicio de Paris. 

Torna al Napoli teatro festival la compagnia Zimmermann & de Perrot con Hallo, un ritorno anche La riunificazione delle due Coree di Joel Pommerat questa volta con attori italiani diretti da Alfonso Postiglione. Inedito, invece, il testo di Thornton Wilder Villa Rhabani, un lavoro giovanile ritrovato nella biblioteca di Yale, ambientato a Capri nei primi anni del fascismo, messo in scena da Riccardo Canessa. Tra i nomi in cartellone, Alfredo Arias con Il bugiardo di Goldoni, Claudio Tolcacir con Dinamo, Compagnia Anagor con Lingua imperi e Virgilio brucia.

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