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Napoli: nel palazzo il G7 Difesa, in strada il corteo pro-Pal. Fumogeni e manganelli

Napoli: nel palazzo il G7 Difesa, in strada il corteo pro-Pal. Fumogeni e manganelliNapoli, la manifestazione contro il g7 Difesa – Ansa

No war Scontri alla manifestazione, violata la zona rossa

Pubblicato circa un mese faEdizione del 20 ottobre 2024

Manganellate e lacrimogeni da una parte, quella delle forze dell’ordine. Ombrellate e qualche lancio di pietra dall’altra, quella dei manifestanti. Annunciatissimi, da quando il questore Agricola a metà settimana aveva notificato agli organizzatori della manifestazione la prescrizione di non oltrepassare piazza Bovio, distante solo mezz’ora a piedi dal punto di partenza in piazza Garibaldi e lontana un chilometro dalla sede del vertice al Palazzo Reale, ieri pomeriggio a Napoli ci sono stati tafferugli a conclusione del corteo contro il G7 della Difesa.

Le botte, però, non sono arrivate dove tutti se le aspettavano, in piazza Bovio, perché i manifestanti, prima di arrivare al limite imposto dalla Questura, hanno svoltato per un percorso alternativo e non autorizzato, che li ha portai ad attraversare il centro storico e ad arrivare nella centralissima Toledo. In piazza Carità hanno trovato lo sbarramento dei poliziotti e dei blindati per evitare che proseguissero verso piazza Plebiscito.

In testa al corteo sono comparsi tre grossi rettangoli in plastica utilizzati come scudi, sulla facciata esterna dei quali i manifestanti avevano incollato tre gigantografie di foto scattate a Gaza – un ragazzino in lacrime in un paesaggio spettrale, un cumulo di macerie, una casa in fiamme dopo i bombardamenti – e hanno avanzato dritti verso il cordone delle forze dell’ordine. I tafferugli, peraltro, sono durati pochi minuti e non ci sono notizie di feriti o di fermati.

Si è conclusa così, in un sabato piovosissimo, la manifestazione che ha portato in strada un migliaio di persone. Molti gli studenti dei collettivi universitari e delle scuole. Poi il sindacato Usb, alcuni centri sociali (anche la “storica” Officina 99) e gli attivisti di Mare Libero.

C’erano anche il sacerdote comboniano Alex Zanotelli; Peppe De Cristofaro, senatore di Alleanza Verdi e Sinistra; Luigi de Magistris, l’ex sindaco di Napoli; Jamal Quaddorah, che è il referente a Napoli per gli immigrati della Cgil.

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