Napoli, Di Maio non può entrare all’Università
«Fuori i traditori del Sud dalle nostre università. Gli studenti e le studentesse di Napoli non vi vogliono». Niente da fare per Luigi Di Maio, non ha potuto concludere la […]
«Fuori i traditori del Sud dalle nostre università. Gli studenti e le studentesse di Napoli non vi vogliono». Niente da fare per Luigi Di Maio, non ha potuto concludere la […]
«Fuori i traditori del Sud dalle nostre università. Gli studenti e le studentesse di Napoli non vi vogliono». Niente da fare per Luigi Di Maio, non ha potuto concludere la sua giornata nel napoletano partecipando al convegno organizzato dalle associazioni antiracket nell’aula magna della Federico II a Napoli. Il collettivo universitario ha occupato l’aula, «per noi è surreale che un leader politico che ha costituito un governo con il partito che ha rubato 49 milioni di euro agli italiani venga a Napoli a parlare di legalità – hanno spiegato gli studenti -. Per non parlare del fatto che Di Maio è connivente con la soluzione alla camorra proposta dal ministro degli interni, Matteo Salvini, quella di militarizzare ulteriormente il territorio (misura che si è rivelata del tutto inadeguata ad evitare sparatorie, attentati intimidatori e vittime innocenti), evitando completamente tutti quegli interventi sociali, che riguardano, invece, investimenti su lavoro, istruzione, sanità».
Il convegno si è tenuto in un’altra sede, vi hanno partecipato tra gli altri il procuratore di Napoli Melillo, il presidente della commissione antimafia Morra (M5S) ma non Di Maio. «Il M5S – hanno detto ancora gli studenti – dopo aver fatto il pieno di voti al sud, ha disatteso tutte le promesse elettorali. E ha dato vita al governo più reazionario della storia della Repubblica».
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