Sono oltre 160 i morti e ancora tanti i dispersi nello Stato settentrionale birmano del Kachin dove le miniere di giada di Phakant, una cittadina di 60mila abitanti attraversata dal fiume Uyu 350 km a Nord di Mandalay, hanno richiesto il loro rituale tributo di sangue. In questo caso, come in molti altri, una valanga di fango, acqua e sassi che ha travolto e sepolto le vittime, complice la stagione delle piogge ma anche il disastro ambientale cui l’area e sottoposta da anni. NON È LA PRIMA VOLTA, non sarà l’ultima. Nel 2015 una frana aveva già sommerso oltre cento...