Dopo cinque anni di lavori e una spesa di ventisette miliardi dollari si è aperto a Oslo il nuovo museo Munch, con folla e casa reale norvegese al completo per il taglio del nastro di una brutta costruzione di tredici piani, firmata dallo studio spagnolo Herreros. Il totem orgoglioso della nuova politica culturale norvegese è il frutto di tante decisioni sbagliate, condivise da governi di destra e sinistra impegnati a sostituire e diversificare la manna economica delle energie fossili che hanno trasformato la Norvegia in uno dei paesi più ricchi del mondo. Il vecchio museo Munch era stato strategicamente posizionato...