Muore durante l’alternanza scuola-lavoro: arrivano le prime condanne

Sono arrivate ieri le prime condanne nel processo per la morte di Lorenzo Parelli, il diciottenne che nel gennaio 2022, durante il suo ultimo giorno di stage previsto dall’alternanza scuola-lavoro, è stato colpito da una trave di metallo. Omicidio colposo con l’aggravante della violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro: questa l’accusa per cui il gup di Udine ha condannato a 3 anni l’operaio che avrebbe dovuto trovarsi con lui, ma che si era allontanato. Due anni e 4 mesi per il tutor aziendale, quel giorno in malattia.

ENTRAMBI hanno chiesto il rito abbreviato che riduce di un terzo la pena. Ha invece ottenuto il patteggiamento il datore di lavoro e rappresentante legale della Burimec, dove Lorenzo stava svolgendo il tirocinio: 3 anni anche per lui e 23 mila euro di multa all’azienda. L’avvocato del datore di lavoro chiederà al tribunale di sorveglianza l’affidamento in prova, possibilità prevista per le pene inferiori a 4 anni, mentre i legali dei due condannati hanno già annunciato ricorso in appello.

In questi anni la famiglia del ragazzo si è sempre battuta per ottenere una maggiore sicurezza per gli studenti che affrontano percorsi lavorativi associati alla scuola. Era anche nata la «Carta di Lorenzo», che prevede un maggiore coinvolgimento degli studenti nella progettazione dei percorsi formativi, un collegamento costante tra studente, tutor scolastico e tutor aziendale e un sistema di riconoscimento per le imprese virtuose. Proprio nel pomeriggio di ieri, i genitori di Lorenzo erano entrambi presenti alla Camera per gli Stati generali della salute e sicurezza sul lavoro, dove hanno portato la loro dura testimonianza affinché si mettano in campo tutte le forze necessarie.