Muhal Richard Abrams, il piacere della sottrazione
Visioni

Muhal Richard Abrams, il piacere della sottrazione

Note sparse Al teatro Manzoni di Milano un concerto del guru dell'avanguardia chicagoana
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 3 febbraio 2016
«E io sono Muhal Richard Abrams, ma non il pianista»: alla fine della presentazione dei musicisti, il guru dell’avanguardia chicagoana scherza sul fatto di essere stato per buona parte del concerto – una lunga sequenza senza soluzione di continuità di una cinquantina di minuti – seduto davanti allo strumento ma senza toccare la tastiera, o in qualche momento per esempio suonando solo con la destra. Ma al Teatro Manzoni di Milano, in una rara apparizione, appuntamento clou del ciclo Aperitivo in concerto e in generale uno degli appuntamenti più attesi di questa stagione jazzistica, Muhal è stato perfetto in quel...
Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi