Lo chiedeva l’Europa, il governo Draghi ha puntualmente eseguito. Non sono bastati i conti che nel 2021 hanno portato Mps ad avere un utile netto di 310 milioni di euro, il miglior risultato dal 2015 e uno dei migliori dell’ultimo tormentatissimo decennio, per salvare l’ad Guido Bastianini dalla scure del Tesoro, azionista di riferimento con il 64% dell’istituto. Come aveva anticipato il Financial Times, l’esecutivo non si fidava di Bastianini per portare a termine i suoi piani di cessione della banca. E così all’ad, nominato in quota 5 Stelle dal secondo governo Conte, sono state revocate le deleghe di direttore...