Movimenti, occupato il dipartimento al patrimonio per rilanciare l’«anomalia romana»
Occupazione del dipartimento al Patrimonio di Roma Capitale
Italia

Movimenti, occupato il dipartimento al patrimonio per rilanciare l’«anomalia romana»

Spazi sociali Tutti insieme come non accadeva da tempo. «Gli spazi occupati e autogestiti sono un bene comune della città. Fissato un confronto con il vicesindaco Nieri. Domani al Campidoglio assemblea tra movimenti e amministratori sull'articolo 5 del piano Casa Lupi
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 1 luglio 2014
Si sono presentati in più di cento a bussare alle porte del dipartimento al Patrimonio di Roma Capitale, la cui delega è in mano al vicesindaco di Sel Luigi Nieri. Attivisti di una coalizione di «spazi sociali e autogestiti». Ci sono le occupazioni «storiche» della città come il Corto Circuito e il Forte Prenestino, nate tra la fine degli anni ’80 e i primo ’90. Poi ci sono l’Angelo Mai, il Teatro Valle Occupato, il Cinema Palazzo, gli studentati autogestiti, e i centri sociali degli anni Duemila come l’Astra, Esc, Strike, Spartaco, Acrobax. Poi Communia, la Torre, Scup, Officine Zero....
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