I carabinieri che lo stavano trasferendo dal carcere di San Vittore al tribunale di Milano gli misero ai polsi gli schiavettoni, le vecchie manette che si chiudevano a vite. Lo offrirono così ai fotografi, come non si fa neanche con il più pericoloso criminale. L’immagine di Enzo Carra, era il 1993 e lui aveva da poco lasciato l’incarico di portavoce nazionale della Dc di Forlani, divenne così il simbolo delle violazioni delle garanzie e del rispetto umano ai tempi di Mani pulite. Tanto forte da suscitare anche allora indignazione. Carra, giornalista e poi parlamentare, è morto ieri a Roma, aveva...