Lavoro

Morti sul lavoro, i sindacati: mobilitazione continua

Morti sul lavoro, i sindacati: mobilitazione continuaUna manifestazione di Cgil, Cisl e Uil per la sicurezza dei lavori – Foto LaPresse

Giornata Nazionale Assemblee in tutto il paese. Landini: il 28 saremo a Montecitorio. Cgil, Cisl e Uil: serve un accordo con governo e imprese per più controlli

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 21 maggio 2021

«Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro». Una giornata di mobilitazione sul territorio nell’anniversario dell’approvazione dello Statuto dei lavoratori in vista di una vera manifestazione davanti al parlamento, culmine di un’intera settimana di impegno. Cgil, Cisl e Uil ieri hanno portato il tema della sicurezza del lavoro in ogni angolo della penisola con centinaia di assemblee, insieme a decine di presidi e volantinaggi davanti alle fabbriche, per denunciare l’inaccettabile tributo di vite umane pagato dalle lavoratrici e dai lavoratori in tutto il territorio nazionale e richiamare alle proprie responsabilità il governo e tutto il sistema delle imprese.
Tutti i segretari confederali hanno tenuto comizi sui più di diversi luoghi di lavoro, uniti dall’emergenza dell’insicurezza. Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, era alla Kiwi Sud, azienda agricola di Eboli, provincia di Salerno. «Il 28 maggio – ha detto Landini dal palco dell’assemblea – abbiamo organizzato con Cisl e Uil, nella settimana di mobilitazione, un presidio, una manifestazione davanti al Parlamento per mettere al centro non solo salute e sicurezza, ma anche la garanzia del lavoro a partire dalle grandi crisi che sono aperte, proprio per sostenere la riforma degli ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti. Bisogna fermare questa strage sul lavoro. Oggi tra l’altro siamo di fronte alla contraddizione data dal fatto che ci sono meno ore di lavoro, perché non siamo ancora usciti dalla pandemia, è aumentato il lavoro a distanza ma il dramma è che in presenza si continua a morire come si moriva 30-40 anni fa e questo non è più accettabile. È il momento di un grande accordo, di un intervento anche legislativo da parte del governo che deve coinvolgere anche le imprese e le istituzioni».
«Non è accettabile che ogni anno più di 1300 persone perdano la vita lavorando – ha affermato Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl nel campo base di Pavimental a Barberino di Mugello – chiediamo al governo di aprire immediatamente un confronto con le parti sociali finalizzato a negoziare un patto, un accordo che metta al centro gli investimenti sui temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro». «In Italia c’è una guerra, e si fa finta di non vedere – ha affermato il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri allo stabilimento Leonardo a Pomigliano d’Arco – . Siamo di fronte ad una piaga nazionale: abbiamo 4 milioni di aziende, e si fanno 10mila controlli con 8mila violazioni penali. Mi sembra chiaro di chi siano le responsabilità. Ecco perchè chiediamo più assunzioni e più controlli».

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