Da anni i familiari delle 32 vittime e del centinaio di feriti della strage di Viareggio del 2009 chiedevano agli imputati di rinunciare alla prescrizione che permetterebbe loro di non essere condannati per i reati più gravi: non solo l’incendio colposo, ma, se la corte non dovesse riconoscere l’aggravante del disastro sul lavoro, cadrebbero anche l’omicidio colposo plurimo e le lesioni gravi e gravissime. Ieri, durante l’ottava udienza del processo di appello, Mauro Moretti, all’epoca dei fatti amministratore delegato di Fs e di Rfi, è intervenuto in aula appena dopo che la procura generale di Firenze aveva chiesto per lui...