Leonardo Sciascia nel 1986, invitato sulle pendici del Gargano dal suo amico Antonio Motta di San Marco in Lamis, in visita a Monte S. Angelo definì la cittadina garganica «un paese irregolare». L’abitato, infatti, si estende lungo tutto il crinale della montagna collocata a 831 metri e nasce intorno alla grotta di San Michele, che l’Arcangelo, secondo la leggenda, scelse quale sede terrena per le quattro apparizioni risalenti al V secolo, quella del Toro nel 490, della Vittoria nel 492, della Dedicazione nel 493 e nel 1656 per fermare la peste che mieteva vittime. L’ importanza strategica del controllo politico-religioso...