Da anni Pietro Montani, già docente di Estetica alla Sapienza di Roma, riflette sulle nuove tecnologie in una prospettiva filosofico-antropologica. Chi ha apprezzato alcuni suoi precedenti lavori, come Bioestetica (2007) e L’immaginazione intermediale (2010), lo seguirà volentieri nei nuovi intriganti percorsi del suo ultimo saggio: Tre forme di creatività: tecnica, arte, politica (Cronopio, pp. 162, euro 14,00). La tesi di partenza è che la creatività tecnica è stata ed è la principale risorsa adattiva dell’homo sapiens e che da essa discendono tutte le altre sue forme di creatività, incluse l’arte e la politica. Che l’uomo abbia la predisposizione a prolungarsi...