Mondo Convenienza, sfruttati e picchiati i lavoratori in sciopero
Diritti calpestati Dopo due settimane di sgomberi e manganellate della polizia al magazzino di Campi Bisenzio, si aprirà un tavolo di crisi in Regione Toscana sui facchini, montatori e autisti in appalto, che denunciano insieme al Si Cobas una realtà fatta di turni di lavoro di 10/14 ore per 6 giorni la settimana, con paghe inferiori ai 7 euro l'ora. Alla fine il sindaco Tagliaferri ottiene dal prefetto lo stop alle violenze, anche il Pd pratese dai lavoratori.
Diritti calpestati Dopo due settimane di sgomberi e manganellate della polizia al magazzino di Campi Bisenzio, si aprirà un tavolo di crisi in Regione Toscana sui facchini, montatori e autisti in appalto, che denunciano insieme al Si Cobas una realtà fatta di turni di lavoro di 10/14 ore per 6 giorni la settimana, con paghe inferiori ai 7 euro l'ora. Alla fine il sindaco Tagliaferri ottiene dal prefetto lo stop alle violenze, anche il Pd pratese dai lavoratori.
Dopo due settimane di botte, almeno oggi non li hanno sgomberati. C’erano sempre le forze dell’ordine in assetto antisommossa, ma non sono intervenute. Forse perché il neo sindaco di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri, telefona e telefona ha convinto il prefetto a fermare le violenze. O perché ai cancelli di Mondo Convenienza è arrivato il Pd, quello di Prato, e si sono fatti sentire anche i dem in Consiglio regionale, aprendo un tavolo di crisi. Ma sui corpi degli Arif, degli Youssef, degli Arshad sono rimasti ben visibili i segni delle manganellate prese ogni volta che il loro pacifico sit in veniva spazzato via. Uno sgombero al giorno o quasi, da quando più di 60 tra facchini, montatori e autisti hanno iniziato a protestare, denunciando una realtà fatta di turni di lavoro di 10/14 ore per 6 giorni la settimana e di straordinari non pagati, in un gioco di appalti e subappalti cui si aggiunge l’utilizzo del contratto pulizie multiservizi, che prevede paghe bassissime, inferiori ai 7 euro l’ora, invece di quello della logistica che garantirebbe salari più dignitosi.
“Ci hanno fatto un contratto di pulizia anziché di logistica — conferma il pakistano Arshad – così hanno un risparmio. Il nostro lavoro inizia alle 7 la mattina e finiamo quando abbiamo concluso l’ultima consegna. Alcune volte per portare i mobili servono camion piccoli, li richiedono gli stessi clienti, invece ci viene dato il camion più grande e non sempre si riesce ad arrivare vicino al posto dove scaricare, per cui siamo costretti a portare in spalla tutti i mobili o gli elettrodomestici”. Accanto a lui Youssef: “Un divano può pesare anche 100 chili, e in due dobbiamo scaricarlo dal furgone, salire anche tre, quattro rampe di scale e portarlo in casa del cliente. Un lavoro durissimo, infatti nessuno regge più di due, tre anni”.
Mondo Convenienza fattura oltre un miliardo l’anno, e ha fatto del consegnare mobili “al miglior rapporto qualità-prezzo sul mercato” la sua forza. Inonda le cassette delle lettere di patinati e corposi depliant informativi. Ma il suo sistema di consegne è da anni al centro di denunce sindacali. Luca Toscano del Si Cobas, al fianco dei lavoratori dall’inizio dello sciopero, ricorda almeno due interventi della magistratura: “Noi stiamo contestando le stesse modalità che a Bologna, su impulso della Filt Cgil, hanno portato l’azienda in tribunale, in questi giorni c’è l’udienza preliminare con le ipotesi di reato di intermediazione illecita di manodopera, sfruttamento del lavoro e maltrattamenti. Anche ad Ivrea è in corso un’indagine. Eppure continuano a fare come se nulla fosse”.
L’azienda nega ogni responsabilità: “Rappresentiamo che le rivendicazioni riguardano alcuni lavoratori alle dipendenze di RL2, una srl di Prato alla quale Mondo Convenienza ha affidato servizi con un regolare contratto d’appalto. Anche se estranei alla vicenda, ci faremo carico di promuovere il dialogo tra l’appaltatore e i suoi lavoratori”. Appaltatore che non intende in alcun modo parlare con il Si Cobas “che non è titolare di contratti stipulati”.
Eppure questi ragazzi, giovanissimi, lavorano con la divisa di Mondo Convenienza, nel magazzino di Mondo Convenienza e per i clienti di Mondo Convenienza. Così Filcams e Filt Cgil segnalano: “Condividiamo la nostra preoccupazione per questi lavoratori ai quali esprimiamo tutta la nostra solidarietà, preoccupazione che si aggiunge a quella relativa ad una diffusa situazione di criticità, più volte da noi denunciata anche in via giudiziale, di tutti i lavoratori diretti e in appalto di Mondo Convenienza”.
Quanto alle modalità di intervento di polizia e carabinieri verso chi sciopera per chiedere cose sacrosante come l’applicazione del giusto contratto, il rispetto degli orari, l’equa distribuzione del carico di lavoro e maggiori garanzie di sicurezza, l’Anpi campigiana sottolinea: “E’ estremamente grave che le forze dell’ordine, in virtù del loro ruolo di rappresentanti dello Stato, anziché lavorare per il rispetto della Costituzione stiano sistematicamente aiutando l’azienda”. Al tavolo di crisi che si aprirà a giorni in Regione, per ora, né Mondo Convenienza né la RL2 hanno risposto alla convocazione.
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