Il musicologo e giornalista Charlie Gillett scrive, nel 1970, un’interessante considerazione sul legame tra la black music e la Gran Bretagna: «C’é sempre stata una sorta di tradizione in Inghilterra fin dagli anni Venti, costantemente mantenuta da una minoranza di appassionati, nell’interesse per le forme meno conosciute della Black Music (Negro Popular Music). Con il succedersi delle varie mode musicali in Usa che rendevano gli stili progressivamente obsoleti, un gruppo di entusiasti in Europa si dedicarono a perpetuare quella musica collezionando dischi, importandoli e se possibile facendo suonare i protagonisti o riproponendo la loro musica con i loro gruppi». È...