Dopo quasi un anno trascorso in carcere senza essere stato processato e senza conoscere le ragioni della sua detenzione, Mohammed Abu Sakha, 23 anni, insegnante alla Scuola del Circo Palestinese (Scp) di Bir Zeit, resterà dietro le sbarre. La Corte Suprema israeliana ha respinto l’istanza di scarcerazione presentata dai suoi avvocati, sulla base della vaga motivazione presentata nel dicembre 2015 dal procuratore militare, secondo la quale Abu Sakha sarebbe «una minaccia alla sicurezza». Inutili le proteste della Scp che in questi 12 mesi ha portato il caso di Abu Sakha in varie sedi internazionali e avviato una campagna per la...