La bionda vocalist degli Abba ha (volutamente) mantenuto un profilo basso dalla fine delle attività del gruppo (1982) ad oggi: quattro album dal 1983 al 1987 e poi due «riapparizioni» a distanza di ben dieci anni: nel 2003 e poi nel 2013. E proprio A, il lavoro decisamente più interessante, è oggetto di una vera e propria operazione di ’restyling’. Ascoltando la radio un pezzo di quel disco si è chiesta: «come sarebbe stato quel brano se l’avessimo fatto oggi?». Detto fatto, con la complicità dell’autore originale di quelle dieci canzoni, Jorgen Elofsson (songwriter molto noto in Svezia con alcuni pezzi scritti anche per pop star internazionali), ha affidato al produttore Anton ’Hybrid’ Martensson l’intero album. E così le dieci tracce – che hanno mantenuto la voce originale – sono state rilette nei ritmi e negli arrangiamenti, reinventate e (ri)proposte a pubblico fan con uno sguardo decisamente contemporaneo. A si è trasformato in A +, con l’aggiunta di un inedito inciso negli scorsi mesi dalla Faltskog e intitolato, Where Do We Go From Here?