Mito e mistica, i versi polisemici di Furio Jesi
Julia Margaret Cameron, Queen Esther before King Ahasuerus, 1865, stampa fotografica all’albumina, Los Angeles, J. Paul Getty Museum
Alias Domenica

Mito e mistica, i versi polisemici di Furio Jesi

Testi dimenticati Nel 1970 Jesi pubblicò "L’esilio", poema farcito di citazioni cifrate e rimandi al mondo classico ed ebraico: Pound, Montale, Pavese (tra gli altri) le matrici compositive. Adesso l’editore Aragno tira fuori dall’oblio quel testo
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 15 settembre 2019
«Il poeta si trova nella condizione spietata di misurare le sofferenze, proprie e altrui, e di scandire la poesia sul ritmo di chi ha più male». Questo paradigmatico passaggio, tratto da una lettera di Furio Jesi a Giulio Schiavoni, risale al 7 giugno 1969, poco prima che per Silva, editore di Germania segreta (’67), uscisse l’unica raccolta poetica licenziata dallo studioso torinese, intitolata L’esilio (1970), pressoché rimossa dall’establishment culturale del tempo e ora opportunamente riproposta da Aragno, con ineccepibile cura di Giacomo Jori (pp. LXIV-198, € 15,00). Si tratta di un poema sui generis, composto tra il ’63 e il...
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