L’ultima Lettura del Corriere della Sera apre con tre articoli che prendono spunto dalla nuova edizione del primo volume del Capitale di Marx curata per Einaudi da Roberto Fineschi. Oltre a un efficace scritto di Marcello Musto sulle differenze tra le prime cinque edizioni del libro, e a uno di Giuseppe Sarcina sulle diversità che connotano le sinistre nel mondo, un articolo di Maurizio Ferrera ricorda i temi del capolavoro marxiano, ne riconosce l’importanza storica e, soprattutto, sottolinea gli elementi che lo renderebbero obsoleto. Non voglio qui difendere Marx o disquisire su questo o quell’aspetto della sua teoria. È inutile...