Nel ricordo dei suoi studenti, che hanno lasciato un messaggio sui social, sono due le parole più utilizzate: colto e ironico. Franco Anelli era alla fine del suo terzo mandato da rettore dell’Università Cattolica di Milano, carica ricoperta dal 2013. Secondo la ricostruzione dei carabinieri si è tolto la vita nella serata di giovedì scorso gettandosi dal sesto piano del palazzo in cui abitava nel centro di Milano, in zona Foro Buonaparte. In casa era presente anche la compagna di Anelli. L’uomo e la donna erano rientrati insieme, poi Anelli era salito al secondo piano dell’appartamento per alcune telefonate. Ulteriori accertamenti sono stati disposti dal procuratore Marcello Viola, la prima ispezione del medico legale non ha rilevato segni compatibili con l’intervento di altre persone, avvalorando l’ipotesi della caduta volontaria dall’alto.

Anelli avrebbe compiuto 61 anni a giugno. Aveva dedicato la sua vita all’insegnamento dentro la Cattolica, dove si era laureato in giurisprudenza e dove insegnava Diritto privato. Nel 2020 era stato rieletto per il suo terzo mandato da rettore che sarebbe scaduto tra due di mesi, il 24 luglio. Oltre che con Milano, aveva un legame molto profondo anche con la Capitale. Ieri nella cappella San Giuseppe Moscati del Policlinico Universitario Gemelli di Roma c’è stata una messa in suo ricordo. «Ora serve chiudere la bocca» ha detto durante l’omelia il cappellano don Nunzio. «Ci siamo ritrovati per deporre su questo altare il nostro dolore. Ora però serve chiudere la bocca, il prurito di voler sapere e indagare di fronte alla morte non serve. Dobbiamo essere rispettosi, come avviene la morte non importa perché Dio tutto sa. Nessuno azzardi giudizi che vanno lasciati a Dio».

Anche nell’Aula Magna dell’Università Cattolica si è celebrata una messa in ricordo di Anelli alla quale hanno partecipato tanti studenti. «Di fronte all’enigma le parole non si riescono a pronunciare se non facendo confusione e creando ferite. Di fronte a questo enigma non posso fare altro che invitare alla preghiera» ha detto l’arcivescovo di Milano Mario Delpini. Nel 2022 Papa Francesco lo aveva nominato consultore della Congregazione per l’educazione cattolica. Il Pontefice ieri ha inviato un telegramma alla Cattolica nel quale ha ricordato l’impegno del rettore anche «per la promozione dei valori cristiani in ambito universitario, favorendo il dialogo con le nuove generazioni».

In un’intervista rilasciata nel 2021 durante la pandemia, Anelli aveva detto che «l’università non serve a licenziare persone con la testa riempita di nozioni, quello di cui c’è più bisogno è l’indipendenza di pensiero. Questo è il nostro obiettivo: preparare studenti capaci di elaborare un pensiero critico e dunque libero. Colti, quindi immuni da stereotipi». Tanti i messaggi di cordoglio da tutto il mondo politico. «Franco era soprattutto un amico – ha commentato la presidente dei rettori italiani Giovanna Iannantuoni – un uomo profondamente ironico e con una coerenza rara».