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Milano antifascista alle 19 in piazza Oberdan

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No Nazi Zone A pochi giorni dalla festa per la Liberazione, i fascisti sfilano in piazzale Susa (autorizzati dalla questura) per commemorare i loro "caduti". La sinistra milanese, dall'Anpi ai centri sociali, dai sindacati ai partiti, scende in piazza contro l'ennesimo insulto alla città.

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 29 aprile 2014
RedazioneMILANO

Doveroso esserci, in giornate come questa: in piazza Oberdan stasera alle 19. L’antifascismo militante – con le sue liturgie, i suoi linguaggi e la sua estetica da aggiornare per tornare a fare scuola – però non avrà molto tempo a disposizione per ritrovare nuova vitalità. I nazi fascisti sono definitivamente fuoriusciti dal sottosuolo e ormai “fanno tendenza”, come nel reportage fotografico pubblicato su l’Espresso, e fanno politica, come li vedremo dopo le europee. Se ne parlerà con toni allarmati, e il dibattito riguarderà proprio gli antifascisti. I quali ogni volta fanno bene a reagire utilizzando la piazza, come sempre accade a Milano. Solo che ormai non basta più limitarsi a rincorrere le loro iniziative. Come quella di stasera che si trasformerà in una lugubre parata condita dalle solite croci celtiche e dal saluto romano. Il pretesto è la commemorazione di due militanti di destra, Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi, uccisi nel 1975 e 1976. Il corteo parte alle 20 da piazzale Susa, lontano dagli antifascisti. La sinistra ha cercato di impedire l’adunata, ma nemmeno il sindaco Pisapia – “evitate questa offesa alla città” – è stato ascoltato dalla questura. Per i fascisti solo una diffida: non possono ostentare simboli nazifascisti. Viene da ridere, o da piangere. (l.fa.)

 

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