«Bisognerebbe fare un monumento alla mamma migrante che parte per l’Italia con la valigia in mano e i bambini che le corrono appresso, perché quando siamo partite tante di noi non l’hanno detto ai figli, e questo è molto grave perché poi non li hanno visti per anni. Si tratta del sacrificio di una generazione di donne per il benessere delle loro famiglie, che poi spesso le ripudiano» dice Tatiana Nogailic. Il numero di queste «mamme migranti» delle ex repubbliche sovietiche è enorme: in Italia i lavoratori domestici (badanti, baby sitter e colf, soprattutto donne) sono circa due milioni, fra...