Ogni viaggiatore, si sa, viaggia a modo suo, perfino nell’era del turismo organizzato, figurarsi quando questo tipo di sport non esisteva. C’è chi guarda qui e non là, chi passa indifferente accanto a qualcosa che un altro osserverà e descriverà nel suo resoconto. Sicché i diari di viaggio sono oggetti singolari ed eterocliti, difficilmente riconducibili a una tipologia. Il Giornale del viaggio in Italia di Michel de Montaigne attraverso la Svizzera e la Germania è un testo non solo singolare, ma per molti versi problematico e paradossale. Non è chiaro a quali intenzioni risponda l’itinerario frastagliato, asistematico e stravagante seguito...