Editoriale

Mi «metto in vendita» per il manifesto

Mi «metto in vendita» per il manifestoAscanio Celestini – Fabio Zayed

Una nuova campagna L'artista romano ci mette la faccia. Insieme ai suoi fotografi donerà immagini autografate su carta baritata a chi dona per il giornale

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 1 dicembre 2013

Un po’ di tempo fa Fabio Zayed e Maila Iacovelli mi hanno scritto: «Io e Maila abbiamo una proposta da decidere in fretta, per questo te la diciamo già oggi senza aspettare domani, per partire velocemente con l’idea. Il manifesto ha bisogno di aiuto, il ministero per lo sviluppo economico dopo la procedura di liquidazione coatta amministrativa metterà all’asta la testata… insomma servono fondi e questa volta è difficile che i soli lettori basteranno. L’idea è questa, e secondo noi potrebbe anche funzionare: aprire una campagna di sottoscrizione su Internet e su facebook dove regaliamo in omaggio a chi dona al manifesto alcuni ritratti di Ascanio il cui ricavato andrà interamente a sostegno del giornale. Ogni foto sarà autografata dagli autori e dal soggetto, cioè Ascanio. Che ne dite? Noi pensiamo che la campgna ha buone possibilità di andare in porto. Speriamo vi vada. Ci vediamo domani e ci direte».
Ne parliamo a cena. Poi una mattina Fabio viene a trovarmi a Morena. Andiamo all’edicola sull’Anagnina, compriamo un po’ di copie del «manifesto», ce ne andiamo al semaforo tra le macchine e mi fa una foto. Sì, perché Fabio è fotografo. Con Maila seguono il lavoro della nostra compagnia da dieci anni.
Ma che foto metteremo in vendita? Mi mandano dieci scatti. Uno accanto a un pezzo di scenografia dello spettacolo Pecora Nera, un’altro legato con la camicia di forza sul set del film che abbiamo girato cinque anni dopo, altri due sono sul palco dello spettacolo Pro Patria, in un’altro reggo la lampadina in una pausa di Radio Clandestina e nell’ultimo indosso una camicia a fiori e sparo alla riproduzione in carta pesta della mia testa.

Partecipa su http://ascaniocelestini.ilmanifesto.it/

Dal giornale adesso mi hanno chiesto di scrivere una quarantina di righe per spiegare il progetto.
E visto che ho a disposizione ancora qualche battuta chiedo a Fabio: «Come saranno queste foto?». Mi spiega che saranno stampate su carta baritata. Cos’è? L’enciclopedia della fotografia spiega che si tratta di «carta per ingrandimenti d’arte in fibra naturale trattata in superficie con solfato di bario per esaltare il bianco di fondo. Offre i migliori risultati possibili».
Insomma è la carta delle foto che vediamo nelle mostre d’arte. Queste, in tiratura limitata, saranno grandi 24 centimetri per 36 e firmate da me.

[do action=”quote” autore=”Ascanio Celestini”]E perché dovremmo salvare il manifesto?
Perché ci stanno tante cose che cambierei in questo piccolo paese e anche nella sua stampa quotidiana, ma il manifesto non è tra queste.[/do]

 

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