Metti una serata soul vintage con i Silk Sonic
Note sparse Bruno Mars e Anderson .Paak insieme per un album che rilegge gli anni settanta della black music
Note sparse Bruno Mars e Anderson .Paak insieme per un album che rilegge gli anni settanta della black music
Tre singoli prima e un’attesa trepidante ha scandito il tempo di questo «esordio» discografico firmato da Silk Sonic e intitolato proprio An Evening With Silk Sonic. Esordio per modo di dire, visto che dietro questo nome si celano due personaggi più che noti: Anderson .Paak e Bruno Mars. Si sono incontrati per la prima volta nel 2017 e si sono scambiati il palco nelle date europee del 24k Magic World Tour, trovando subito un’intesa incredibile. Per qualche tempo poi non si sono frequentati ma a un certo punto, complice la pandemia, il tanto tempo libero, i pochi concerti visto che tutti i circuiti erano forzatamente fermi, hanno deciso di collaborare chiudendosi in studio a Los Angeles. In quei giorni il tempo si è fermato per i due. Per sconfiggere la noia sono andati alla ricerca dei suoni e dei ritmi che hanno caratterizzato le loro radici, riempiendo i pentagrammi di note profondamente black e soul.
SPESSO così come erano nei mitici anni Sessanta e Settanta soprattutto, niente di più, niente di meno. Padrone di casa, mentore, guida spirituale Bootsy Collins, leggenda vivente, e allora viene in mente il funk cosmico, il soul visionario, almeno quanto i beat più divertenti di una certa dance più intelligente.
Trenta minuti in tutto, distribuiti in nove tracce, in effetti non molte, però tutte perfettamente confezionate, arrangiate con archi e fiati a rotta di collo, prodotte e composte con una vena fortemente satirica e testi molto divertenti (Smokin’ out the Window su tutte). C’è il funk da urlo di 777; la morbida After Last Night col basso di Thunedercat e quello visionario del già citato Bootsy Collins; Blast Off, che pare uscita dagli Earth Wind & Fire; c’è il primo singolo Leave The Door Open, finito in testa alla Billboard Hot 100,che ha fatto vincere loro il Best Group ai BET Awards del 2021 ed ha superato 1,2 miliardi di stream.
MA C’È SOPRATTUTTO Fly As Me, un p-funk ben realizzato, persino col beat dell’intro di Rapper’s Delight, in cui Anderson .Paak mostra il suo miglior rap. Tematiche che spaziano dall’amore ai sentimenti sempre positivi, vibrazioni di benessere, di godimento, proprio per contrastare il momento tragico in cui tutto è stato concepito. Niente di particolarmente innovativo, però un disco sincero, dichiarato, fin dall’artwork di copertina che li riprende e immortala come fossimo ai tempi d’oro della Motown.
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