Metanfetamine seriali a BergamoScienza
Festival La chimica di «Breaking Bad», ovvero una serie tv guardata con gli occhi di un chimico
Festival La chimica di «Breaking Bad», ovvero una serie tv guardata con gli occhi di un chimico
Breaking Bad è stata una serie televisiva dei primi anni 2000 che ha ridefinito il concetto di chimica nel mondo dell’intrattenimento. La trama ruota attorno a Walter White, un professore di chimica che, dopo aver scoperto di avere un cancro terminale, decide di utilizzare le sue conoscenze chimiche per entrare nel mondo della produzione di metanfetamine allo scopo di garantire una cospicua eredità alla sua famiglia.
In Breaking Bad la chimica non è vista e interpretata come disciplina noiosa e pesante, ma come qualcosa di interessante e che permea moltissimi aspetti della nostra vita quotidiana. L’esperto di chimica all’interno della serie dismette i panni del topo da laboratorio per uscire fuori e trasformarsi. Certo, nel caso di Walter White la trasformazione è estrema: da timido professore di chimica a esperto criminale, ma l’intento narrativo coglie nel segno e ridefinisce il ruolo delle scienze all’interno di un prodotto cinematografico.
Chiaramente non tutta la chimica di Breaking Bad è reale. Ci sono esigenze narrative che hanno costretto a qualche concessione poco scientifica o poco ortodossa. Per esempio, non viene dettagliato l’intero processo di sintesi della metanfetamina, ma i processi citati e descritti sono effettivamente quelli che si possono impiegare in laboratorio. Un chimico esperto, infatti, è davvero in grado di sintetizzare metanfetamina se lo volesse. Il protocollo di sintesi è noto fin dal 1893 quando il chimico giapponese Nagai Nagoyoshi sintetizzò per la prima volta la sostanza.
Walter White, insieme al suo socio Jess, inizialmente segue proprio il metodo di Nagoyoshi e decide di utilizzare la pseudefedrina come precursore. Si tratta di una molecola impiegata come principio attivo di un farmaco decongestionante: il Sudafed. Walter e Jess si rendono immediatamente conto che procurarsi grandi quantità di questo farmaco non è affatto semplice. Sia nella finzione della serie TV che nella realtà la commercializzazione del Sudafed è sottoposta a strettissimo controllo proprio perché il suo principio attivo è il precursore di una droga.
Ma Walter White non è uno che si perde d’animo e sfruttando la sua grande esperienza come chimico di sintesi decide di utilizzare un metodo alternativo dal nome particolare: P2P. Quello che sembra uno strano e complesso codice è, in realtà, il nome di una molecola: il fenil-2-propanone (in inglese phenyl-2-propanone, da cui P2P). Facendo reagire questa molecola con la metilammina, un derivato dell’ammoniaca, si può ottenere metanfetamina. Ma la chimica reale finisce qui, perché la serie non spiega come il prodotto possa essere purificato. La sintesi, infatti, porta alla produzione di due molecole tra loro speculari e non è chiaro come Walter White riesca a separarle per ottenere una metanfetamina pura oltre il 99%. Anzi, l’operazione di separazione risulta pressoché impossibile una volta effettuata la sintesi. Al più si dovrebbe agire a monte nella reazione per ottenere solo il prodotto desiderato, come si fa in moltissime reazioni utilizzate per la sintesi dei farmaci.
In chiusura va detto che la sintesi e la produzione di metanfetamina rimane una cosa assolutamente illegale. Anche usarla non è proprio una buona idea. Il consumo di questa molecola, infatti, è estremamente dannoso per il nostro organismo. Tra gli effetti collaterali ci sono ritmo cardiaco alterato, ipertermia, danni irreversibili a livello cerebrale come psicosi, deficit cognitivi e cambiamenti comportamentali. Inoltre, la metanfetamina altera gli equilibri della flora batterica del cavo orale portando a danni ai denti e alle gengive. Nella serie, in alcuni casi, vengono messi in evidenza questi effetti e più di una volta lo stesso Walter White si scagli contro Jess per ricordargli quanto sia dannoso fare uso della sostanza che lui stesso produce. Insomma, sicuramente la metanfetamina è una sostanza di ispirazione narrativa, ma meglio non farne uso e non cadere nella dipendenza!
* divulgatore scientifico, parteciperà venerdì 6 ottobre alle 18, alla XXI edizione del festival BergamoScienza, con la conferenza dal titolo «La chimica di Breaking Bad»
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