Lavoro

Metalmeccanici in piazza soprattutto contro il governo

Metalmeccanici in piazza soprattutto contro il governoUn operaio della Fiom in sciopero

Sciopero Generale Manifestazioni unitarie Fim, Fiom e Uilm a Milano, Firenze e Napoli. La richiesta di investimenti pubblici e privati

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 14 giugno 2019

In piazza soprattutto contro il governo. Lo sciopero generale dei metalmeccanici conclude le mobilitazioni sindacali e prepara la strada allo sciopero generale che potrebbe essere già pre-annunciato sabato 22 giugno nella manifestazione per il Sud indetta da Cgil, Cisl e Uil.
L’ultimo sciopero generale unitario dei metalmeccanici fu il 9 e 10 giugno 2016 durante la vertenza che portò al contratto firmato unitariamente da Fim, Fiom e Uilm nel novembre successivo.
Anche questa volta nessuna manifestazione nazionale a Roma. La scelta è stata quella di dividere la penisola in macroareee: gli operai del Nord (e della Sardegna) si ritroveranno a Milano; quelli del centro a Firenze e quelli del Sud (compreso Lazio e Abruzzo) a Napoli.
Più che con Federmeccanica – comunque molto infastidita dalla scelta sindacale – la protesta è contro «il finto governo del cambiamento».
«Futuro per l’industria», è lo slogan che accompagna le piazze. La mobilitazione arriva in un periodo contrassegnato da crisi fortissime: da Whirlpool all’ex Ilva più tantissime altre. I posti di lavoro a rischio vengono stimati tra gli 80 e i 280mila.
I sindacati partono dalla richiesta per il rilancio degli investimenti pubblici e privati ed il sostegno all’occupazione: «la sempre maggiore incertezza sul futuro vista la contrazione della produzione industriale, la perdita di valore del lavoro, l’aumento degli infortuni e dei morti sul lavoro. Lavoro e investimenti devono essere rimessi al centro dell’agenda politica». «la mancanza di una qualsiasi idea di politica industriale» nel paese che sta diventando un territorio di conquista delle multinazionali, l’Italia sta perdendo la sua ricchezza manifatturiera.
Presenti alle manifestazioni anche i segretari generali della confederazioni. A Milano ci sarà Maurizio Landini della Cgil assieme al leader della Fim Cisl Marco Bentivogli: il concentramento è fissato per le ore 9 a Porta Venezia. Il corteo terminerà a Piazza Duomo.

A FIRENZE la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan con i lavoratori di Emilia Romagna, Liguria, Marche e Umbria: la manifestazione partirà da piazza Cavalleggeri alle 9,30 per arrivare a piazza Santissima Annunziata dove è previsto il comizio conclusivo di Rocco Palombella, segretario nazionale Uilm.

A NAPOLI il segretario generali della Uil Carmelo Barbagallo con la segretaria generale della Fiom Francesca Re David che terrà il comizio finale in piazza Matteotti, dove terminerà il corteo in partenza alle 9,00 da piazza Mancini.
Un corteo che sarà naturalmente aperto dagli operai della Whirlpool. «Lo sciopero – ha affermato il segretario generale della Fiom Campania, Massimiliano Guglielmi – è importantissimo per il Sud. La vertenza Whirlpool ha assunto una valenza più generale per la difesa del lavoro nel Mezzogiorno. Gli operai di via Argine apriranno il corteo e dopo di loro ci saranno tutte le delegazioni del Sud».

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