Messico, arrestati 48 studenti, si teme un altro caso Ayotzinapa
Neoliberismo Flop di Nieto sulle privatizzazioni
Neoliberismo Flop di Nieto sulle privatizzazioni
Dal punto di vista del neoliberista presidente del Messico, Enrique Peña Nieto, queste avrebbero dovuto essere «giornate storiche»: la prima tappa della cosiddetta Ronda Uno della riforma energetica, approvata l’anno scorso. Il primo passo per la totale apertura del settore all’iniziativa privata, un cambiamento mai visto dal 1938. Mercoledì, la Commissione nazionale degli idrocarburi ha dato il via libera all’assegnazione di 14 blocchi per l’esplorazione e lo sfruttamento di gas e petrolio, ma ne sono stati aggiudicati solo due: un risultato ben al di sotto del 30% del totale ipotizzato, e considerato un obiettivo minimo. I contratti hanno validità trentennale, con possibilità di essere prorogati in due occasioni per cinque anni di più. Nieto sta svendendo alle imprese private 178.544 km quadrati di territorio in diverse zone del paese. La petrolifera di stato, Pemex, le cui finanze sono in sofferenza per la caduta del prezzo del petrolio, la settimana scorsa non si è presentata ai bandi di assegnazione.
Le statistiche, intanto, raccontano gli effetti delle politiche gradite agli Usa sulla popolazione messicana. Secondo una recente inchiesta dell’Istituto nazionale di statistica e geografia, nei primi due anni di gestione Nieto, cioè tra il 2012 e il 2014, il reddito trimestrale delle famiglie è sceso del 3,5%. Quello dei più ricchi, invece, ha continuato a salire.
Il presidente messicano, intanto, è stato ricevuto dal suo omologo francese François Hollande, con il quale ha firmato 14 accordi bilaterali. Diversi collettivi hanno compiuto azioni di proteste, versando sangue in piazza per ricordare la strage di Ayotzinapa, nel Guerrero, a fine settembre dell’anno scorso. In quell’occasione, scomparvero 43 studenti delle combattive scuole rurali, che hanno una lunga tradizione di lotta radicale: una strage di stato, dicono i movimenti e le famiglie, che accusano i militari. In compenso, in Francia Nieto ha firmato un accorto per la creazione di un programma bilaterale di cooperazione educativa, che prevede borse di studio in Francia per gli studenti delle Escuelas Normales (400 studenti messicani) e il tutoraggio francese per ridisegnare il nuovo modello educativo delle Escuelas Normales. Altri accordi, destinati a rimanere sulla carta, dato l’indirizzo che segue il governo, riguardano la protezione dell’ambiente.
Intanto, per rigettare i piani di privatizzazione della scuola, maestri e studenti messicani hanno organizzato diverse manifestazioni nel paese, bloccando aeroporti, centri finanziari e sedi politiche. E minacciano di interrompere l’anno scolastico 2015-2016. Martedì, la polizia del Chiapas ha arrestato 48 studenti della Escuela Normal Doctor Manuel Velasco Suarez, del comune di Huehuetan. Stavano cercando di prendere un autobus per andare alla manifestazione del giorno dopo. Ai famigliari è stato impedito di vederli. Una situazione simile a quella di Ayotzinapa.
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