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«A Bologna un tradimento del centrosinistra»

«A Bologna un tradimento del centrosinistra»Emily Clancy, consigliera comunale a Bologna

XM24 sgomberato Intervista a Emily Clancy, consigliera comunale: «Il sindaco fallisce il ruolo di mediazione, che era ben avviata, e s’inventa questo progetto di co-housing. È un copione alla Boris»

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 7 agosto 2019

Emily Clancy, consigliera comunale di Bologna eletta con Coalizione civica, era presente lungo tutta la giornata di sgombero dello spazio sociale Xm24. Un’operazione che non esita a definire un «fallimento» da parte dell’amministrazione Merola e che rappresenta l’esito di politiche cittadine forse non sempre di sinistra.

Ieri a Xm24 sono entrate in funzione le ruspe, mentre il ministro dell’Interno Matteo Salvini su Twitter plaudeva all’operato del Pd bolognese…

La giornata di ieri costituisce certamente un fallimento totale per l’amministrazione Merola, sia perché uno sgombero è sempre una ferita per la città sia perché eravamo a un passo dal trovare una soluzione consensuale con tutte le parti in gioco. In queste settimane mi sono confrontata spesso sia con la giunta sia con gli attivisti e le attiviste e sembrava esserci apertura da entrambi i lati. Dopo la bella e partecipata manifestazione di fine giugno, Xm24 si era anche assunto pubblicamente la responsabilità di individuare luoghi alternativi per proseguire la propria esperienza e infatti, durante l’incontro in questura con il capo di Gabinetto dei giorni scorsi, i rappresentanti del centro sociale avevano avanzato ben quattro proposte per trasferirsi in un nuovo spazio, fra immobili privati e pubblici. Tutte vie interessanti e percorribili, su cui la stessa amministrazione si era detta disponibile a ragionare. Poi, l’accelerazione incomprensibile da parte del Comune con lo sgombero di ieri, che arriva proprio il giorno dopo l’approvazione del decreto Sicurezza Bis e che è stato quindi facilmente strumentalizzato da Salvini.

Lo considera un regalo alla Lega?

Con una mossa del genere perdi quella parte di elettorato che frequenta gli spazi sociali e non conquisti certo chi vota già a destra. Il fatto è che l’amministrazione ha rinunciato a svolgere il proprio ruolo di mediazione e gestione del territorio. Non si può pensare che tutte le differenze sociali si possano incasellare in un patto di collaborazione o in un bando. L’esperienza di Xm24 (in cui tra l’altro si svolgevano attività riconosciute e visibili sul sito del Comune) andava avanti da 17 anni e si è preteso di «normalizzarla», di fatto non riconoscendole legittimità politica. La stessa prassi è stata utilizzata negli ultimi anni per altre realtà simili, quali Atlantide, Labàs e Crash. Che messaggio si sta facendo passare? Soluzioni come quella dello sgombero o del Daspo urbano (misura prevista dalla legge Minniti, per cui i senzatetto possono essere allontanati da alcune aree della città, ndr), per menzionare un’altra iniziativa della giunta Merola, non dovrebbero appartenere a un’amministrazione di centrosinistra. Altrimenti, è chiaro che le differenze con una visione di destra si assottigliano fino quasi a scomparire.

Come valuta la proposta del Pd di trasformare lo spazio dell’ex-mercato in un co-housing?

Proprio alle spalle di Xm24 c’è la «Trilogia del Navile», un progetto residenziale incompiuto e in stallo da tempo. Parlare di co-housing quando sul territorio ci sono centinaia di immobili vuoti o sfitti è davvero paradossale. Certo, si tratta di una pratica che ha funzionato in altri contesti e in altre zone della città, ma nel caso di Xm24 e della Bolognina è, a mio modo di vedere, una grossa presa in giro, una foglia di fico per coprire il fatto che il centro sociale andasse sgomberato a tutti i costi. Basti pensare che due anni fa il sindaco Merola dichiarava di voler aprire una caserma al posto dello spazio sociale, poi è si è arrivati, non si sa bene come, a questa idea del co-housing. Per dirla con una battuta, sembra davvero una sceneggiatura assurda e scritta male, una sceneggiatura «alla Boris».

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