Ieri doveva essere il d-day per i lavoratori della Mercatone Uno. Ma già lunedì la proprietà ha annunciato che non avrebbe partecipato al tavolo convocato al ministero per non specificati «adempimenti societari». E ad oggi non c’è ancora una data futura concordata per decide la sorte di quasi 4 mila dipendenti. Ieri mattina da tutta Italia (specie dall’Emilia, dalla Romagna, dall’Abruzzo e dalla Puglia) in trecento hanno protestato sotto al ministero dello Sviluppo. Ricevendo la promessa di un tavolo istituzionale di garanzia e di ammortizzatori sociali. La situazione di una delle più grandi catene italiane di mobili e arredamento è...