Calciomercato, Bin Salman pigliatutto sognando i Mondali in Arabia Saudita
Calcio Offerte cifre astronomiche, il rischio è una Serie A deprivata dei campioni
Calcio Offerte cifre astronomiche, il rischio è una Serie A deprivata dei campioni
L’effetto petrodollari, anzi meglio il tornado petrodollari, sta già ora scrivendo la pagina forse più importante del mercato estivo. Travolge tutto il vento saudita, con offerte di ingaggi che è ben oltre il perimetro di mercato. L’Inter è una delle ultime «vittime», perché il quadrilatero dei club della massima serie saudita – di proprietà esclusiva di Mohammed bin Salman, il noto principe ereditario – ha preso di mira adesso Brozovic (oltre 20 milioni di euro annui, l’offerta) e prima ancora è toccato a Lukaku (30 milioni, ma il belga è sotto contratto con il Chelsea). La furia del Golfo Persico sta abbattendo tutto: Modric, genio del Real Madrid, ha rifiutato 200 milioni di euro annui, che invece ha accettato con piacere Karim Benzema. E se anche Messi ha saputo dire di no a cifre folli (oltre un miliardo di euro al cambio, ma ne incassa comunque 25 milioni annui come testimonial del turismo dell’Arabia Saudita), la furia di offerte invade anche la Premier League, con proposte indecenti per Koulibaly (Chelsea, 30 milioni netti a stagione), Maguire (Manchester United), decine di milioni di euro che finiranno sul conto corrente di onesti mestieranti del pallone o poco più. Tutto serve a bin Salman per assicurarsi, o a questo punto comprarsi, i Mondiali del 2030.
La Serie A dunque si prepara ai colpi di mercato in un contesto assai complesso, dove è già seconda scelta (almeno) rispetto alla Premier League, ed ecco ora che arrivano anche i sauditi: c’è il rischio che prendano tutto, o quasi, che le rose siano svuotate di campioni e che quindi il livello competitivo scenda ulteriormente rispetto alle ultime edizioni dei campionati.
IN QUESTO CONTESTO c’è il Napoli campione in carica che ha sciolto le riserve e presentato Rudi Garcia, l’erede in posizione sicuramente scomoda di Luciano Spalletti. Ora De Laurentiis dovrà lavorare alla definizione della vicenda Osimhen: il nigeriano, capocannoniere della A e obiettivamente miglior calciatore del torneo, è osservato da un pacchetto di top club europei con il numero 9 vacante: Bayern Monaco, Psg (se Mbappè dovesse davvero finire, come è possibile, al Real Madrid), Manchester United, anche Chelsea, che però non giocherà la Champions League. Ma il Real potrebbe anche guardare in casa Inter, in zona Lautaro Martinez: i nerazzurri, nonostante gli incassi dalla Champions, devono fare un colpo in uscita entro poche settimane per migliorare la salute di un bilancio in forte perdita: i candidati sono Barella (c’è la Premier su di lui), il portiere Onana (anche su di lui ci sono gli occhi delle inglesi) o la punta argentina, che ha segnato quasi 30 gol nel corso della stagione appena conclusa. Il mercato di Milan e Juventus invece per ora è fermo, con il mondo rossonero ancora attonito per il licenziamento di Paolo Maldini e i bianconeri che attendono lumi dall’Uefa, che dovrebbe esprimersi sull’eventuale esclusione dalle Coppe (Conference League, in questo caso) come effetto del doppio processo sportivo per le plusvalenze fasulle. In ogni caso, il club bianconero dovrà tagliare le spese per centinaia di milioni di euro, con la fuga dei migliori, da Rabiot (non rinnova) a Chiesa, che chiede otto milioni annui per rinnovare. Nel pacchetto delle big italiane si muove anche la Lazio, che cerca un’alternativa a Immobile ma che potrebbe assistere al saluto di Milinkovic Savic (piace alla Juventus) e poi la Roma, che per rinforzarsi, ancora con Mourinho in panchina, valuta profili in Bundesliga. La sostituzione di Abraham, che resterà fuori per nove mesi, sarà il centro di gravità del mercato giallorosso.
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