Affronterò il non semplice tema che mi è stato suggerito dal preferito dei miei lettori. È giusto votare anche quando nessuna delle proposte politiche che ci vengono offerte ci sembra convincente, condivisibile? L’argomento impugnato, più o meno, è questo: certo, caro elettore, non apprezzi alcuno dei candidati e dei partiti o movimenti in lizza. Ma non conviene sostenere comunque chi rappresenta il “meno peggio” rispetto alla possibile vittoria di chi va considerato il “peggio” vero e proprio? La controdeduzione però non possiamo ignorarla facendo spallucce, eccola: se continui a premiare con il tuo voto chi non riesce proprio a sollevarsi...