Maxi rigassificatore nel porto, Piombino resta sola
Economia di guerra Aperta la conferenza dei servizi che dovrà dare un giudizio, non vincolante, sulla scelta governativa di piazzare la grande nave rigassificatrice Golar Tundra a meno di un chilometro dalle abitazioni. Davanti alla Regione Toscana la protesta dei piombinesi: "Ci vuole ben poco a capire che nel porto mancano le condizioni di sicurezza, impianti del genere sono sempre al largo delle coste o lontano dai centri abitati".
Economia di guerra Aperta la conferenza dei servizi che dovrà dare un giudizio, non vincolante, sulla scelta governativa di piazzare la grande nave rigassificatrice Golar Tundra a meno di un chilometro dalle abitazioni. Davanti alla Regione Toscana la protesta dei piombinesi: "Ci vuole ben poco a capire che nel porto mancano le condizioni di sicurezza, impianti del genere sono sempre al largo delle coste o lontano dai centri abitati".
L’apertura della conferenza dei servizi sul gigantesco rigassificatore da sistemare nel porto di Piombino non ha riservato particolari sorprese. Né poteva essere altrimenti, visto che anche dopo l’ultimo consiglio dei ministri Mario Draghi è stato chiaro: “Garantiamo tempi rapidi e certi per il rigassificatore di Piombino, è essenziale per questioni di sicurezza nazionale”. Una posizione raccolta dal parlamento, visto l’ordine del giorno votato in contemporanea a Montecitorio con cui i deputati, quasi all’unanimità, hanno ribadito il concetto, puntualizzando che “l’eccezionalità della situazione non ammette ambiguità”.
Se infine si considera che il giudizio della conferenza non sarà vincolante per la decisione finale, l’unica conclusione da trarre è che, in un modo o nell’altro, la nave rigassificatrice Golar Tundra lunga 300 metri per quasi 50 di larghezza sarà ormeggiata nel porto turistico-commerciale della città toscana, almeno per tre anni e mezzo a partire dalla primavera prossima.
Ad opporsi restano i piombinesi, che ieri hanno organizzato un presidio di protesta a pochi metri da palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana, denunciando una volta ancora la sottovalutazione operata dalle autorità: “Ci vuole ben poco a capire che nel porto mancano le condizioni di sicurezza per la quotidiana attività di un grande rigassificatore”, hanno spiegato i manifestanti, puntando l’indice anche sugli effetti collaterali dell’attività della Golar Tundra sulle acque circostanti, portuali e non solo. “Non è per caso – hanno aggiunto – che nel nostro paese impianti del genere sono stati sempre autorizzati fuori dai porti e dai centri urbani, quasi tutti molto al largo della costa”.
Con piglio notarile, il presidente toscano Eugenio Giani ha salutato il primo round della conferenza facendo capire che andrà tutto liscio, nonostante le 62 osservazioni presentate da cittadini, associazioni e imprese al progetto Snam.: “La conferenza dei servizi iniziata stamani è stata molto costruttiva. Parere contrario, in modo netto, solo quello del sindaco di Piombino”. Nominato dal governo commissario straordinario per la messa in opera del maxi rigassificatore, Giani ha poi aggiunto “Gli altri enti, oltre trenta, hanno formulato le proprie proposte o osservazioni, e abbiamo dato tempo a Snam per rispondere. L’aggiornamento è al 7 ottobre, e contemporaneamente gli enti di competenza statale si riuniranno per esprimere un parere unico il 13 ottobre. La conferenza dei servizi riprenderà il 21 ottobre per arrivare al parere definitivo il 27 ottobre”.
Per oggi è invece fissato un incontro fra Snam e i sindacati metalmeccanici delle Acciaierie di Piombino. Fiom Fim e Uilm hanno segnalato le possibili interferenze tra le attività della Golar Tundra e quelle di movimentazioni merci che si svolgono in una banchina vicina, e Snam dovrà presentare un piano per far convivere le attività. Nell’occasione potrebbe essere anticipato anche il progetto di collocazione futura del maxi rigassificatore, e secondo alcune anticipazioni la soluzione prevista sarebbe quella a fianco dell’impianto off shore già esistente di Olt al largo di Livorno, a 22 chilometri dalla costa.
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